venerdì 9 gennaio 2015

IL NASTRO E LA BAMBINA - In Italia i misteri giudiziari si aprono, ma non si chiudono. Il Giornale.it


http://www.ilgiornale.it/news/cronache/pasticci-amnesie-e-delitti-senza-colpevole-certo-1080364.html



L'Italia dei misteri. Sviste, ritardi, gelosie tra gli inquirenti. Così moltissimi delitti non trovano una soluzione

Sembrano quiz più che processi. Con risposte mai definitive: più il frutto capriccioso di una lotteria che non il risultato meditato di una camera di consiglio. Sarà innocente o colpevole Alberto Stasi? E Denise Pipitone sarà ancora viva? In Italia i misteri giudiziari si aprono, ma non si chiudono. Si trascinano per anni e anni e spesso scompaiono dall'orizzonte solo per logoramento. Sciatteria, un sistema investigativo che annaspa, la roulette delle perizie che si smontano a vicenda.

IL NASTRO E LA BAMBINA
A volte non c'è nemmeno il morto. Dove sarà Denise Pipitone, sparita il 1° settembre 2004 mentre giocava a due passi da casa? È un enigma nazionale lungo quasi undici anni. E però anche qui i colpi di scena arrivano a scoppio ultraritardato. Si processa la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, imputata di sequestro. E in aula si ascolta un'intercettazione choc: «Quannu eramu'nncasa, a mamma l'ha uccisa a Denise». Il dialogo fra Jessica e la sorella Alice è datato 11 ottobre 2004, ma salta fuori solo a fine 2014. In mezzo c'è un abisso di ipotesi, piste, balbettii investigativi. Perché quel nastro esce fuori solo ora? Dicono che la polizia abbia fatto miracoli ripulendo con tecniche ultrasofisticate quei nastri e togliendo rumori e fruscii che prima rendevano incomprensibili molti dialoghi. Compreso quello contenente la rivelazione esplosiva. «E però - spiega l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale della mamma di Denise, Piera Maggio - le conversazioni di Jessica sembravano rimandare ad altre chiacchierate probabilmente in mano agli inquirenti. Occorreva cercare e poi riascoltare con grande pazienza. Applicando le nuove tecniche ultramoderne non disponibili nel 2004. Avremmo potuto risparmiare qualche anno». In ogni caso la procura di Marsala ha aperto sì un fascicolo per omicidio ma non contro Anna Corona, la mamma di Jessica. No, si procede contro ignoti. Quasi un atto di sfiducia preventiva. E una resa a mani alzate davanti a uno dei crimini più dolorosi della storia d'Italia.

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