martedì 14 maggio 2013

RIEPILOGO DELLA 37ESIMA UDIENZA. Colpo di scena un testimone, ha visto Denise, il giorno del sequestro.


TRAPANI. Colpo di scena nelle indagini per la scomparsa della piccola Denise Pipitone, la bimba di 4 anni scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre 2004.

Un testimone, infatti, dice di aver visto la bambina in braccio ad uomo poche ore dopo la sparizione. “C'è un sordomuto mazarese, Battista Della Chiave di 74 anni che il 2 marzo scorso ci ha riferito che alle 12,17 del primo settembre 2004, nel magazzino di via Rieti a Mazara dove lavora, c'era una bambina che piangeva con qualcuno che aveva chiesto di fare una telefonata dall'utenza fissa. Ci disse che si trattava della bambina rapita nei pressi del cimitero. Gli abbiamo mostrato la foto di Denise e lui ha detto che era lei”.

Lo rivela nell'aula del Tribunale di Marsala l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone. “Ciò è emerso -ha proseguito Frazzitta- quando abbiamo chiesto a Battista se qualcuno era andato in quel luogo per fare una telefonata”. Si tratta della chiamata fatta alle 12,17 del primo settembre 2004 ad Antonietta Lo Cicero, madre di Anna Corona e nonna di Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise accusata di concorso in sequestro di minorenne, insieme al suo ex fidanzato, Gaspare Ghaleb, di 27 anni, imputato per false dichiarazioni al pm.

"L'uomo -ha detto Frazzitta- a questo punto ha iniziato ad agitarsi dicendo che nel magazzino la bambina era in braccio a un uomo e ci ha descritto come era vestita la piccola. Siamo arrivati a Della Chiave -ha spiegato il legale- partendo dall'analisi dei tabulati telefonici della mattina del 1 settembre 2004. Della Chiave ci ha detto di non avere mai riferito dell'episodio perchè aveva paura di andare in carcere”. Frazzitta, dunque, ha chiesto di depositare i dvd con la testimonianza raccolta.

Sulla richiesta del legale di Piera Maggio, i pubblici ministeri Francesca Rago e Sabrina Carmazzi si sono riservati di esprimere il parere fino all'udienza del 28 maggio, in quanto “c'è un procedimento su cui vige il segreto istruttorio”.

Inoltre, durante l’udienza un medico ha smentito Jessica Pulizzi in merito alle dichiarazioni rese precedentemente sul perché il giorno della nascita di Denise si trovava in ospedale. “Non risulta alcuna visita ginecologica di Jessica Pulizzi o dell'amica Pierangela Sanfilippo nell'ottobre del 2000”, ovvero quando nacque Denise.

Così Francesco Paolo Milazzo, direttore sanitario dell'ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo (Trapani), in Tribunale a Marsala ha smentito quanto sostenuto la Pulizzi. Nell'udienza del 19 febbraio scorso, Jessica aveva detto di avere appreso della nascita di Denise, avvenuta il 26 ottobre del 2000, perché si era recata in ospedale con un'amica per una visita ginecologica.

A confutare le dichiarazioni di Jessica anche il primario del reparto di ostetricia e ginecologia dell'Abele Ajello Bartolo Parrinello che ha affermato: “Impossibile che nel 2000 fossero state effettuate visite ginecologiche non registrate”. Le prossime udienze sono previste per il 21 maggio, per la nomina di un perito trascrittore, e il 28 maggio. Fonte: pupia.tv

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