mercoledì 19 dicembre 2012

Denise: Jessica intercettata: "Non dico dove l'ho messa"

Nella conversazione intercettata al commissariato di polizia di Mazara dell'11 settembre del 2004, si sente Jessica Pulizzi dire all'ex fidanzato Gaspare Ghaleb, (entrambi imputati nel processo per il sequestro di Denise Pipitone): "Nun ci lu ricu dunni la misi" ("non glielo dico dove l'ho messa", ndr). Successivamente, la sorellastra della bambina, scomparsa il primo settembre 2004, sussurra alla madre, Anna Corona, indagata in un'inchiesta parallela: "Ma 'a picciridda asciddrico'" ("ma la bambina e' scivolata", ndr). Lo ha rivelato il perito fonico trascrittore Fulvio Schimmenti, teste della ventisettesima udienza del processo che si celebra davanti al Tribunale di Marsala.
Schimmenti e' stato incaricato dalla Procura di Marsala di trascrivere alcune conversazioni ambientali, ma delle frasi riportate oggi in aula non c'e' traccia nella trascrizione effettuata da un altro perito, Roberto Genovese, consulente del Tribunale. Nella versione di Genovese, al posto dei passaggi citati si trova la dicitura "incomprensibile". "Nella trascrizione di Genovese si incontrano 'gli incomprensibili' in tutti i passaggi chiave della vicenda Pipitone" ha constatato l'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre di Denise. "Dissi a Genovese di riascoltare ancora le tracce", ha aggiunto Schimmenti che ha inoltre riferito un altro elemento rilevante: "Dall'intercettazione al commissariato si evince anche che Jessica Pulizzi dopo aver sussurrato la nota frase 'quannu era con Alice? pigghiai e a casa ci la purtai' ("quando ero con Alice ho preso e gliela ho portata a casa", ndr), si accorse della presenza di un microfono e ci picchetto' sopra col dito". Schimmenti ha infine raccontato di una circostanza anomala. "Dopo aver trascritto le tracce audio filtrate - ha detto - avevo salvato una copia dei file 'lavorati' per averne un riscontro. Ma nel riascoltare, a distanza di tempo, le tracce salvate, non sono riuscito piu' a sentire quello che avevo sentito prima. Quelle tracce era come se non fossero state salvate con il filtraggio, come se fossero gli originali. Riprovando a pulirle, non sono riuscito piu' a ottenere lo stesso risultato. Alla fine effettuai il riascolto sulle tracce che mi invio' Genovese".
LEGALE DELLA MADRE ACCUSA L'ISPETTORE DI POLIZIA DI FALSA TESTIMONIANZA - "Chiediamo che si proceda per falsa testimonianza contro l'ispettore Vincenzo Todaro". E' la richiesta avanzata, davanti al Tribunale di Marsala dove e' ripreso il processo per il sequestro della piccola Denise Pipitone, dall'avvocato Giacomo Frazzitta, legale di Piera Maggio, madre della bambina scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) il primo settembre 2004. Nel corso della deposizione resa oggi, secondo Frazzitta, l'ispettore in servizio alla Squadra mobile di Trapani, e' caduto in varie incongruenze.

L'investigatore, responsabile della sala intercettazioni, primo teste dell'udienza del processo a Jessica Pulizzi, sorellastra per parte di padre di Denise e accusata di concorso in sequestro, e dell'ex fidanzato Gaspare Ghaleb, per false dichiarazioni al pm, si e' contraddetto riguardo all'intercettazione ambientale effettuata il 24 novembre 2004, qualche mese dopo la scomparsa della bambina, sullo scooter "Scarabeo" di Jessica Pulizzi, davanti alla sua abitazione in via Pirandello a Mazara. Nella conversazione captata, di cui oggi e' stata acquisita la trascrizione su richiesta di Frazzitta, si sente una voce maschile dire: "Va pigghia a Denise. Ma Peppe, chi ti rissi?" ("Vai a prendere Denise, ma Peppe cosa ti ha detto?", ndr). E un altro uomo rispondere: "Ma d'unni l'ha purtare?" ("Dove la devo portare?", ndr). Todaro si e' smentito piu' volte nel ricostruire questa circostanza, raccontando prima che il dialogo era stato intercettato qualche secondo dopo che Jessica e sua sorella Alice (indagata di reato connesso) parcheggiarono il motorino su cui le due avrebbero parlato di "argomenti futili riguardanti le vacanze natalizie".

Poco dopo, pero', il poliziotto ha sostenuto che quel dialogo tra le due sarebbe avvenuta "dopo il loro ingresso nell'abitazione" e che proprio per il contenuto poco rilevante della conversazione, all'epoca "non si prosegui' con la registrazione dell'intercettazione ambientale in casa". A proposito dell'intercettazione tra i due uomini, invece, l'ispettore ha riferito: "All'epoca abbiamo verificato al Comune se c'erano altre bambine o ragazze a Mazara con il nome di Denise. Ho sentito informalmente 13 persone, papa' di queste ragazze per verificare se per caso fossero passati da via Pirandello quella sera e tutti hanno risposto negativamente". Presenti in aula i genitori della piccola scomparsa all'eta' di 4 anni, Piero Pulizzi e Piera Maggio. A seguito dei dissapori avvenuti nella precedente udienza, il padre di Denise ha revocato il proprio mandato all'avvocato Frazzitta, legale di Piera Maggio, e ha affidato l'incarico all'avvocato Vito Perricone.
DENISE: MADRE, CHI OSTACOLA VERITA' E' COMPLICE SEQUESTRO - "Chiunque non porti la verita' in quest'aula reitera e diventa complice del sequestro di mia famiglia". Lo ha affermato Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, la bambina scompara a Mazara del Vallo (Trapani) il primo settembre 2004, al termine della ventottesima udienza del processo per il sequestro della piccola che si celebra davanti al Tribunale di Marsala e vede imputati la sorellastra di Denise, Jessica Pulizzi, e l'ex fidanzato Gaspare Ghaleb, accusati rispettivamente di concorso in sequestro e false dichiarazioni ai Pm.

DENISE: JESSICA RENDERA' DICHIARAZIONI IN AULA A GENNAIO - Jessica Pulizzi rendera' dichiarazioni al processo in cui e' imputata del sequestro della sorellastra Denise Pipitone, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) il primo settembre 2004. Lo ha annunciato uno dei suoi legali, Fabrizio Torre, a conclusione dell'udienza odierna davanti al Tribunale di Marsala. "Potrebbe essere ascoltata nell'udienza del 22 gennaio", ha detto il presidente del collegio giudicante, Riccardo Alcamo. Oggi e' stato sentito anche l'ex dirigente del commissariato di polizia di Mazara (Trapani) Ruggiero Borzacchiello. "All'inizio pensavamo che si trattasse di una scomparsa - ha detto in aula Borzachiello - e iniziammo la ricerca a partire da via Domenico La Bruna (abitazione della piccola Denise Pipitone, ndr), controllando anche la zona limitrofa con l'ausilio delle unita' speleologiche". Le prossime udienze sono state fissate per l'11 e il 22 gennaio 2013. Nella ventottesima udienza saranno ascoltati il consulente Paolo Agate e altri rappresentanti delle forze dell'ordine, ultimi testi citati dalla pubblica accusa. Fonte: http://affaritaliani.libero.it/cronache/denise-poliziotto181212.html

Le prossime udienze sono fissate per il 11 e 22 gennaio 2013, giorno in cui Jessica Pulizzi, imputata del sequestro di Denise, renderà dichiarazioni al processo. Lo hanno dichiarato i suoi legali.  

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